Grotta Juntu
La Grotta Juntu è una cavità carsica che si apre a circa 900 metri sul livello del mare, sul versante nordoccidentale del Monte Albo (Sardegna). La grotta fu scoperta nel 1986 nel corso di esplorazioni finalizzate ad uno studio idrogeolofico del sistema del Monte Albo.
Uno scheletro quasi completo, appartenente ad un esemplare adulto di cervo, fu trovato nella grotta. Il cranio e le corna di questo esemplare mostrano le caratteristiche morfologiche della specie endemica Praemegaceros cazioti che rappresenta uno dei più tipici elementi della fauna del Medio-Tardo Pleistocene in Sardegna e in Corsica. L'ascendenza di questo cervide è stata identificata nella specie del Pleistocene Inferiore-Medio Praemegaceros verticornis, che si è diffusa nella paleobioregione Sardo-corsica in una fase regressiva del livello marino.
Studi precedenti avevano concluso circa l'estinzione di P. cazioti intorno a 9000 anni fa a causa dell'arrivo dell'Uomo in Sardegna nel Mesolitico, come suggerito dai resti fossili della Grotta Corbeddu. Una datazione accurata dei fossili della Grotta Juntu sarebbe stata quindi di grande importanza per meglio comprendere questa estinzione in Sardegna.
La ricerca ha visto quindi la collaborazione di U-Series Srl, l'ENEA, l'Università di Bologna, l'Università di Firenze, il CEA/CNRS (Francia), l'Azienda Foreste Demaniali Regione Sarda, il Gruppo Grotte Nuorese.
L'età dei fossili della Grotta era presumibilmente nel campo di applicazione del 14C, noto anche come radiocarbonio, e di due metodi basati sul disequilibrio Uranio-Torio, il metodo 230Th/U e il metodo 231Pa/235U, e abbiamo quindi applicato tutti e tre i metodi per la datazione delle ossa e dei denti fossili di questo esemplare.
Tutti e tre i metodi hanno fornito un'età intorno a 7500 anni fa, quindi l'esemplare di Praemegaceros cazioti della Grotta Juntu è ora il più recente rappresentante di questa specie in Sardegna.
Rimangono ignote le modalità, il periodo e le cause dell'estinzione. Molti mammiferi, in particolare i più piccoli quali insettivori e roditori, sono sopravvissuti durante l'Olocene, mentre altri, i più grandi, sono svaniti fra la fine del Pleistocene e l'inizio dell'Olocene, probabilemente a causa dell'arrivo dei cacciatori del Mesolitico dal continente. P. cazioti era sopravvissuto in Sardegna per oltre un milione di anni, adattandosi alle condizioni ecologiche dell'isola e superando le numerose crisi climatiche del Medio e del Tardo Pleistocene, che tante estinzioni avevano provocato sul continente. Nulla potè contro l'uomo.
Approfondimenti
- Benzi, V., Abbazzi, L., Bartolomei, P., Esposito, M., Fasso, C., Fonzo, O., Giampieri, R., Murgia, F., Reyss, J.-L. (2007). Radiocarbon and U-series dating of the endemic deer Praemegaceros cazioti (Deperet) from "Grotta Juntu", Sardinia. Journal of Archaeological Science 34[5], 790-794.